La natura impiega algoritmi?
Trovo questa domanda difficile, perché per me un algoritmo è un metodo, cioè un mezzo per raggiungere un obiettivo. E la natura non ha obiettivi, quindi non impiega metodi.
Ma io sono a2a, quindi per procedere con questa domanda devo ridefinire "algoritmo" in un senso leggermente più generale. Si potrebbe dire:
Un "algoritmo" è una qualsiasi circostanza fissa che guida un processo in modo tale da risolvere qualche problema.
Questa definizione è un po' vaga per i miei gusti, ma non riesco a trovare di meglio. Scriverò questo tipo di algoritmo tra virgolette per indicare che mi mette un po' a disagio. Secondo questa definizione, il DNA sarebbe un linguaggio per esprimere "algoritmi" che guidano la creazione di proteine. Questo ha senso, perché le proteine sono efficaci nel risolvere tutti i tipi di problemi relativi alla crescita e al mantenimento di un corpo macroscopico utile che può fare delle cose. Quindi, in questa analogia, il codice genetico è il "linguaggio di programmazione", e i geni sono gli "algoritmi".
Questo è l'esempio più ovvio di "algoritmi" in Natura, ma ce ne sono altri, come:
- Le formiche che trovano il percorso più breve verso una zolletta di zucchero usando le scie olfattive
- Le api che comunicano una fonte di cibo attraverso la loro danza
- Il modo in cui l'acqua trova un percorso efficiente verso l'oceano formando i fiumi
- Il comportamento degli uccelli e i trucchi di navigazione che usano quando migrano
- ...
Ancora, io sono un informatico, quindi preferisco i vecchi algoritmi regolari agli "algoritmi". I programmatori hanno obiettivi, la natura no.