I gufi vengono accecati da un'improvvisa luce intensa?

Da owlpages.com:

Poiché la maggior parte dei gufi sono attivi di notte, i loro occhi devono essere molto efficienti nel raccogliere ed elaborare la luce. Questo inizia con una grande cornea (il rivestimento esterno trasparente dell'occhio) e una pupilla (l'apertura al centro dell'occhio). La dimensione della pupilla è controllata dall'iride (la membrana colorata sospesa tra la cornea e la lente). Quando la pupilla è più grande, più luce passa attraverso la lente e sulla grande retina (tessuto sensibile alla luce su cui si forma l'immagine).

La retina dell'occhio di un gufo ha un'abbondanza di cellule a forma di bastoncello sensibili alla luce, chiamate appropriatamente "rod cells". Anche se queste cellule sono molto sensibili alla luce e al movimento, non reagiscono bene al colore. Le cellule che reagiscono al colore sono chiamate cellule "coniche" (a forma di cono), e l'occhio di un gufo ne possiede poche, quindi la maggior parte dei gufi vede a colori limitati o in monocromia.

Per proteggere i loro occhi, i gufi sono dotati di 3 palpebre. Hanno una palpebra superiore e una inferiore normali, la superiore si chiude quando il gufo ammicca, e la inferiore si chiude quando il gufo dorme. La terza palpebra è chiamata membrana nittitante, ed è un sottile strato di tessuto che si chiude diagonalmente attraverso l'occhio, dall'interno all'esterno. Questo pulisce e protegge la superficie dell'occhio.

Siccome i gufi hanno una visione notturna straordinaria, si pensa spesso che siano ciechi in caso di luce forte. Questo non è vero, perché le loro pupille hanno una vasta gamma di regolazione, permettendo alla giusta quantità di luce di colpire la retina. Alcune specie di gufi possono effettivamente vedere meglio degli umani in piena luce.