La diffrazione è correlata alla lunghezza d'onda?

La rifrazione si verifica quando la luce si piega mentre attraversa un confine tra due diversi mezzi, ciascuno con un diverso indice di rifrazione.

Al contrario, la diffrazione si verifica quando la luce si piega nello stesso mezzo. La flessione è il risultato di onde di luce che "schiacciano" attraverso piccole aperture o "curvano" attorno a spigoli vivi.

Poiché le onde luminose sono piccole (nell'ordine da 400 a 700 nanometri), la diffrazione si verifica solo attraverso piccole aperture o su piccole scanalature. Inoltre, le onde si diffondono meglio quando la dimensione dell'apertura di diffrazione (o grting o groove) corrisponde alla dimensione della lunghezza d'onda. Quindi, la luce si diffonde più attraverso piccole aperture che attraverso aperture più grandi.

La formula per la diffrazione mostra una relazione diretta tra l'angolo di diffrazione (theta) e la lunghezza d'onda:

d (sin theta) = m (lunghezza d'onda) -> per costruttivo interferenza
(Esiste una formula simile per interferenze distruttive.)

Da entrambe le formule, tuttavia, è chiaro che all'aumentare della lunghezza d'onda, l'angolo di diffrazione aumenta, poiché queste variabili si trovano sui lati opposti del segno uguale. Al contrario, quando la lunghezza d'onda diminuisce, l'angolo di diffrazione diminuisce.

In breve, l'angolo di diffrazione è direttamente proporzionale alla dimensione della lunghezza d'onda.

Quindi la luce rossa (lunghezza d'onda lunga) differisce più della luce blu (lunghezza d'onda corta). E le onde radio (lunghezza d'onda davvero lunga) diffrano più dei raggi X (lunghezze d'onda veramente corte).

Spiegazione davvero dettagliata, che include il punto di vista dello studente su questo sito Web: http://physics.stackexchange.com/questions/95126/relationship-between-slit-size-and-wavelength-in-diffraction

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